Il mio processo di realizzazione delle sculture prevede un ritorno al progetto di design, cioè una re-idealizzazione di alcuni oggetti, per lo più anonimi. È un’operazione essenzialmente diversa dall’utilizzo di un oggetto trovato, di un ready-made o dalla realizzazione di un calco di un oggetto. La mia scultura non è legata ad una tassonomia. Invece di riprodurre un oggetto reale, essa allude al suo disegno tecnico, alla concezione della sua forma e delle sue dimensioni.
Iran do Espírito Santo è nato a Mococa, in Brasile, nel 1963. Lavorando spesso su scala ambiziosa, sovverte la tradizione minimalista attraverso le sue sculture astratte di oggetti quotidiani familiari resi estranianti dalle dimensioni disorientanti e dai materiali incongrui, come granito, vetro, acciaio, rame o pietra. Queste opere scultoree si spogliano di ogni dettaglio estraneo, enfatizzando la linea e la forma essenziale dell’oggetto. Questa rigorosa semplicità si riflette anche nei suoi impegnativi disegni murali in pittura e sgraffito, che trasformano l’intero spazio attraverso sottili gradazioni di tono e l’ipnotica ripetizione di motivi, ma che richiedono molte settimane per essere completati. È stata la combinazione di questi due aspetti della sua pratica a costituire la prima mostra personale dell’artista nel Regno Unito, alla Ingleby Gallery durante l’Edinburgh Art Festival 2010.
Negli ultimi due decenni, Iran do Espírito Santo ha ricevuto molti consensi a livello internazionale. Le sue opere sono state esposte in musei e gallerie di tutto il mondo e sono incluse nelle collezioni dei principali musei, tra cui: il Museum of Modern Art di New York, il Museum of Modern Art di San Francisco, il MAXXI di Roma, l’IMMA di Dublino e il Museum of Contemporary Art di San Diego. Ha inoltre preso parte alla Biennale di Venezia (1999 e 2007), alla Biennale di San Paolo (1987) e alla Biennale di Istanbul (2000). Tra le mostre più recenti ricordiamo Reflexivos presso Oi Futuro, Brasile (2019) e Chosen Memories – Contemporary Latin American Art from the Patricia Phelps de Cisneros Gift and Beyond, MoMA, USA (2023).