PROTEXT! Quando il tessuto si fa manifesto a cura di Camilla Mozzato e Marta Papini, indaga come la più recente generazione di artisti prenda in considerazione l’uso del tessuto e le sue diverse declinazioni formali come pratica artistica trasgressiva e ne esplora il ruolo all’interno di dibattiti critici su autorialità, lavoro e identità. Il percorso alterna installazioni, sculture, stendardi, arazzi, disegni, ricami.
Tra gli artisti esposti, Marinella Senatore presenta coloratissimi stendardi ricamati a mano dalla serie Forme di protesta: memoria e celebrazione e 50 disegni della serie It’s Time to Go Back to Street in parte prodotti per il Centro Pecci. L’artista esplora le numerose sfaccettature sul tema della protesta in diversi contesti geografici, e le modalità e i sistemi di aggregazione comunitaria: simboli come il gonfalone delle cerimonie del Sud Italia, i carnevali politici sudamericani, gli striscioni dipinti a mano dei lavoratori anglosassoni, le arti performative e musicali come mezzo per esprimere istanze di protesta.
PROTEXT! Quando il tessuto si fa manifesto è accompagnata da una pubblicazione di Nero Editions in due volumi.
Artisti in mostra: Pia Camil, Otobong Nkanga, Tschabalala Self, Marinella Senatore, Serapis Maritime Corporation, Vladislav Shapovalov, Güneş Terkol.
PROTEXT! Quando il tessuto si fa manifesto
Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato
24.10.2020 – 14.03.2021
Immagine: Marinella Senatore, Protext! Installation view, Credito fotografico: OKNO Studio. Courtesy Marinella Senatore e Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci