Mazzoleni Galleria d’Arte è presente ad Artissima nella Main Section della Fiera con un importante retrospettiva dedicata a Agostino Bonalumi. Il progetto propone al pubblico una significativa selezione dei lavori realizzati da Bonalumi nell’ultimo periodo della sua carriera con l’obiettivo di comprendere al meglio il percorso artistico di uno dei Maestri dell’arte italiana e la sua investigazione sperimentale. Una sete di conoscenza lo ha guidato tutta la sua carriera.
Le opere selezionate rappresentano l’ultimo decennio della carriera di Bonalumi e testimoniano l’inizio di una nuova fase che lo ha portato riflettere sotto una nuova luce sui lavori realizzati negli anni precedenti. Queste opere testimoniano il desiderio di raggiungere una rinnovata sintesi sui grandi temi della sua ricerca tra anni ’60 ad ‘anni ’80, con una riconciliazione definitiva tra le linee curve e le linee rette dai periodi precedenti.
Questo non è stato un ritorno all’ordine, ma un tentativo di contemplare il passato con la dovuta distanza, con libertà assoluta e senza alcuna nostalgia. A partire da questo ragionamento, Bonalumi è riuscito portare nuova linfa al suo lavoro e lo ha fatto senza aggiungere ulteriore enfasi al suo stile, ma scegliendo di mettere in evidenza la natura metafisica e misteriosa nella sua arte. Inoltre, Bonalumi ha fortemente orientato il suo gesto artistico verso l’equilibrio tra massima disciplina e massima libertà (Nero, 2008), liberandosi della casualità nella razionalizzazione dell’azione creativa.
Un chiaro esempio della volontà dell’artista è Rosso (1967-2005), una grande scultura in fibra di vetro che occupa lo spazio centrale dello stand. Quest’opera è una reinterpretazione delle sculture sperimentali realizzate nel 1967: utilizzando nuovi materiali, come la fibra di vetro, l’artista enfatizza il ruolo della rifrazione e della luce stessa per modellare l’intera opera. L’uso e la combinazione di colori per la costruzione della forma delle opere è un elemento caratteristico dell’ultimo periodo artistico di Bonalumi. Un chiaro esempio sono Bianco e Nero (2011) e Rosso (2005), dove la profondità e il movimento dell’opera è rafforzato dalla combinazione di colori contrastanti e sfumature diverse.