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Da Dicembre 6, 2024 a Dicembre 8, 2024

Art Basel Miami Beach 2024

VISUAL LEXICON: IL LINGUAGGIO DELL’ARTE
LUCIO FONTANA | JOHN BALDESSARI | MEL BOCHNER | JOSEPH KOSUTH | SALVO | MARINELLA SENATORE

In occasione di Art Basel Miami Beach 2024, Mazzoleni è lieta di presentare il progetto Visual Lexicon: Il Linguaggio dell’Arte, che include opere di Carla Accardi, Alighiero Boetti, Lucio Fontana, John Baldessari, Mel Bochner, Joseph Kosuth, Salvo e Marinella Senatore. La presentazione esplora come i confini delle convenzioni linguistiche tradizionali e della rappresentazione visiva siano ridefiniti tra gli artisti di diverse generazioni, invitando il pubblico a decodificare forme, gesti, segni e parole, e a confrontarsi con il linguaggio dell’arte come riflesso dell’espressione umana.

ART BASEL MIAMI BEACH 2024 | Miami Beach Convention Center | Booth H6
VIP Preview (by invitation only): Mercoledì 4 – Giovedì 5 Dicembre
Public Days: Venerdì 6 – Domenica 8 Dicembre, 11:00 – 18:00

Protagonisti in questa conversazione sono i celebri tagli sulla tela di Lucio Fontana (1899 – 1968). In Concetto Spaziale, Attesa (1966), si esemplifica il gesto rivoluzionario di forare lo spazio pittorico, invitando lo spettatore in un nuovo regno semantico dove la forma stessa diventa linguaggio e pensiero. Le iscrizioni sul retro delle tele di Fontana, come “In questo momento, stanno bussando alla porta”, rivelano un’ulteriore dimensione emotiva che trascende il visivo.

Carla Accardi, 1924 - 2014
Filtrare di orli, 1992
Vinyl on canvas
220 x 160 cm

Negli anni Ottanta, Carla Accardi (1924–2014) iniziò a esplorare un linguaggio pittorico dove il movimento delle linee e dei segni divenne sempre più fluido e sfuggente. In occasione del centenario di Carla Accardi, Mazzoleni presenta Filtrare di orli (1992), dove colori vivaci e spazi non dipinti si combinano per creare un linguaggio pittorico fluido, in un rovesciamento della tradizionale scrittura visiva.

Alighiero Boetti, 1940 - 1994
Oggi ventesimo giorno dodicesimo mese dell'anno millenovecentoottantotto, 1988
Embroidery
107 x 107 cm

L’opera di Alighiero Boetti (1940–1994) Oggi ventesimo giorno dodicesimo mese dell’anno millenovecentoottantotto, parte della sua serie Arazzi, integra testi in italiano e persiano, riflettendo la sua fascinazione per il linguaggio e i sistemi semantici. Questo arazzo invita gli spettatori a esplorare come il linguaggio e la rappresentazione visiva costruiscano il significato e vengano percepiti attraverso diversi sistemi di comunicazione.

Joseph Kosuth, b. 1945
'#II49. (On Color/Multi #9) , 1991
Neon mounted directly on the wall
8.5 x 393.8 cm

Nel lavoro del 1991 di Joseph Kosuth (1945) #II49. (On Color/Multi #9), il testo diventa materia artistica, grazie alla combinazione con la materia luminosa del neon in una sovrapposizione di significati ed esperienze sensoriali.

Mel Bochner (1940) fa convergere il segno della parola e il colore nella sua serie Blah Blah Blah. Definendo l’espressione “Blah Blah Blah” come “il buco nero del linguaggio”, Bochner la utilizza come catalizzatore per la riflessione, spingendo gli spettatori a mettere in discussione la loro comprensione della lingua stessa.  

Mel Bochner, b. 1940
Blah Blah Blah/BOZO/Who Cares?, 2021
Oil on handmade paper in three parts
152.5 x 152.5 cm

L’opera Tricolore (1971) di Salvo (1947 – 2015) si ricollega alla tematica della lingua e dell’autoaffermazione. La scultura al neon presenta lo pseudonimo scelto dall’artista nei colori della bandiera italiana, attestando così la sua identità. A seguito del suo ritorno alla pittura nel 1973, Salvo propone un approccio diverso al linguaggio con paesaggi psichedelici e vibranti. Ricorre ancora la luce come elemento espressivo primario, ma grazie ad essa conferisce alle composizioni un significato che va al di là delle parole, come nel dipinto Il Villaggio (2007), dove la scena al tramonto si illumina sotto i lampioni, immergendo lo spettatore in un momento preciso nel tempo.

Salvo, 1947-2015
Tricolore, 1972
Neon
10 x 50 x 7.5 cm - 4 x 19 3/4 x 3 in
Salvo, 1947-2015
Il villaggio, 2007
Oil on canvas
50 x 50 cm - - 19 3/4 x 19 3/4 in
Marinella Senatore, 1977
Make it Shine, 2023
Collage and mixed media on cotton paper
220 x 160 cm

Marinella Senatore (1977) mescola testo e immagini per presentare opere potenti e socialmente coinvolgenti. I contain multitudes (2024), che incorpora citazioni da grandi autori letterari come Samuel Beckett “Dance first. Think later.” e Walt Whitman “I contain multitudes”, risultando così un invito all’azione collettiva, alla creatività e alla riflessione.

Insieme, questi artisti formano un “lessico visivo” che trascende i confini linguistici, invitando i visitatori a esplorare l’essenza dell’arte come linguaggio universale.

 

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