La Fabbrica del Vapore di Milano ospita una mostra dedicata a Fulvia Levi Bianchi a cura di Francesca Levi Tonolli e Luigi Pedrazzi.
Attraverso importanti opere di pittura, scultura e design, l’esposizione ripercorre tutta la carriera di Fulvia Levi Bianchi. Dai primi lavori figurativi degli anni Sessanta, ancora legati al surrealismo, si passa agli anni ’70 e ’80, dove il linguaggio pittorico si avvicina alla corrente metafisica, sino alle ultime visioni artistiche in cui l’archetipo uovo diviene la matrice della materia. Spirito libero e coraggioso, legata da profonda amicizia ai grandi maestri degli anni Sessanta, tra cui Fontana e Bonalumi, Fulvia Levi Bianchi trova un suo personale linguaggio artistico legato alla rappresentazione dell’essenziale mediante un processo di “riduzione” ed eliminazione del superfluo.
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