Nato nel 1947 a Leonforte, in provincia di Enna, Salvo (Salvatore Mangione) passa la sua infanzia in Sicilia prima che la sua famiglia si trasferisca a Torino , nel 1956. Qui esprime un precoce interesse per l’arte, quando a soli 16 anni partecipa alla 121a Esposizione della Società Promotrice delle Belle Arti, con un disegno tratto da Leonardo.
Al termine degli anni ‘60, Salvo si avvicina agli artisti concettuali americani Joseph Kosuth, Robert Barry e Sol Lewitt. Presto il suo lavoro inizia a delineare le tematiche che in seguito saranno parte essenziale della sua ricerca: la ricerca dell’io, l’autocompiacimento narcisistico, il rapporto con il passato e con la storia dell’arte. Già nei primi anni Settanta, tuttavia, compie un rapido cambiamento formale, passando da un linguaggio basato sulla parola e sulla fotografia, alla pittura, guardando per i suoi soggetti alla storia dell’arte, alla mitologia e all’archeologia.