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Melissa McGIll – Red Regatta

Red Regatta è un progetto d’arte pubblica indipendente creato dall’artista Melissa McGill che ha attivato la laguna e i canali di Venezia con quattro regate su larga scala di barche tradizionali a vela al terzo, con vele rosse dipinte a mano nel 2019. Presentato in collaborazione con l’Associazione Vela al Terzo, curato da Chiara Spangaro, con la project manager Marcella Ferrari, il progetto è stato co-organizzato da Magazzino Italian Art, con il supporto di Mazzoleni, insieme a più di 250 partner locali.

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Lanciata durante la settimana inaugurale della 58a Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia nel maggio 2019 ed evento di apertura della Regata Storica nel settembre 2019, una serie coreografica di quattro regate su larga scala ha attraversato la laguna di Venezia in questa opera d’arte pubblica senza precedenti, che celebra la storia marittima della città e richiama l’attenzione sulle forze del cambiamento climatico e del turismo di massa che ne minacciano il futuro. Articolata in più parti, Red Regatta, proseguita fino a ottobre 2019, ha riempito le “vie d’acqua” di Venezia con 52 barche a vela al terzo.

Il progetto ha riunito membri della comunità veneziana e partner che hanno lavorato a stretto contatto con l’artista: dai marinai locali agli artigiani, agli studenti d’arte, per presentare un’opera performativa site-specific senza precedenti che sensibilizza partecipanti e spettatori sul tema del fragile equilibrio tra la città di Venezia e il mare.

Melissa McGill, b. 1969
Red Regatta (Coppa del Presidente della Repubblica), 2019
Archival pigment print, pigment and matte gel medium
142.2 x 213.4 cm - - 56 x 84 in
Melissa McGill, b. 1969
Riflessi (Red Regatta - 1 September 2019) - 6, 2019
Archival pigment print
91.4 x 137.2 cm - - 36 x 54 in
Melissa McGill, b. 1969
52 Reds for Red Regatta, 2019
Hand-painted sailcloth swatches mounted on acid-free paper
76.2 x 106.68 cm - - 30 x 42 in
Melissa McGill, b. 1969
Riflessi (Red Regatta - 1 September 2019), 2019
Triptych of digital archival pigment prints
137.2 x 91.4 cm (each) - - 54 x 36 in (each)

Progettate con un fondo piatto e un albero mobile per navigare nell’ambiente marittimo unico di Venezia, le barche vela al terzo issano tradizionalmente vele dipinte con i colori della terra e con grafiche che rappresentano la famiglia di ciascun marinaio. Nella Red Regatta, ogni barca ha vele personalizzate dipinte a mano in distinte tonalità di rosso, sviluppate da McGill.
Mentre le vele scivolano all’unisono nella laguna, i diversi rossi si mescolano visivamente, unendosi e confondendosi. Contro il contrasto del cielo e del mare, i rossi fanno riferimento alle forze della vita e della passione, dell’allarme e dell’urgenza, e a Venezia stessa – dai suoi mattoni e tetti in terracotta, alla sua bandiera e alla storia del commercio del pigmento rosso, ai dipinti di Tiziano, Tintoretto e altri maestri della tradizione veneta.

Terrazza Floor in Carlo Scarpa's Negozio Olivetti, Venice

Ognuno di noi porta nelle vene un flusso salino i cui elementi dosio, potassio e calcio sono contenuti secondo rapporti quasi uguali a quelli dell’acqua del mare. Questo è il nostro retaggio dal giorno in cui, innumerevoli milioni di anni fa, un remoto antenato, evolutosi dallo stadio unicellulare a quello pluricellulare, per la prima volta sviluppò un sistema circolatorio nel quale il fluido altro non era se non acqua marina…

Rachel Carson, Il mare intorno a noi, Torino 1973

Film still from ‘Red-Regatta-Venice-2019. © Melissa McGill, Mazzoleni, London-Torino. Video by Giovanni Pellegrini.

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In concomitanza con le regate, workshop guidati dall’artista ed eventi pubblici sviluppati in collaborazione con i partner hanno esplorato i temi del progetto in relazione alle tradizioni che hanno plasmato la vita veneziana per un millennio.
Red Regatta è la prima opera d’arte a essere registrata come Regata Pulita, un programma di Sailors for the Sea che mobilita i marinai a proteggere l’oceano attraverso l’educazione e l’attivismo.

Il progetto naviga nel delicato e liminare rapporto tra l’ambiente costruito e quello naturale di Venezia, tra la terra e il mare, tra l’umanità e la natura, aggiungendo una prospettiva contemporanea e portando l’attenzione sul rapporto tra città e acqua, fondamentale per il futuro di Venezia e della sua comunità. Gli impatti positivi di Red Regatta continuano nel tempo, con nuove collaborazioni che nascono dalle iniziative e dalle collaborazioni della Red Regatta. Il progetto continua a essere un simbolo di speranza, ispirazione, unità e orgoglio per la città.

Il 2021 giugno è stato presentato al pubblico il libro Melissa McGill. Red Regatta, edito da Marsilio. Il volume di 200 pagine e 250 fotografie a colori è stato progettato dalla graphic designer Beatriz Cifuentes dello studio newyorkese Waterhouse Cifuentes in stretta collaborazione con l’artista.

Artist

Melissa McGill

Melissa McGill (Rhode Island, 1969. Vive e lavora a Beacon, New York) ha presentato progetti di arte pubblica indipendenti e mostre personali a livello nazionale e internazionale dal 1991. È nota per i progetti collaborativi e ambiziosi di arte pubblica site-specific ma anche per una dinamica pratica di studio. I suoi progetti sono esperienze immersive site-specific che esplorano possibili dialoghi fra terra, acqua, tradizioni sostenibili e interconnessione fra gli esseri viventi. Al centro del suo lavoro c’è l’attenzione alla comunità, alle esperienze condivise significative e all’impatto positivo duraturo. McGill abbraccia una varietà di media tra cui performance, fotografia, pittura, disegno, scultura, suono, luce, video e installazione.
Nel 2015 realizza Constellation, un progetto scultoreo indipendente su larga scala installato attorno alle rovine del castello di Bannerman sull’isola di Pollepel nella zona del fiume Hudson che attraversa l’Hudson Highlands State Park. Ogni sera, al calare del sole, delle luci emergevano una ad una insieme alle stelle del cielo notturno, creando una nuova costellazione e collegando passato e presente, luce e oscurità, cielo e terra. Constellation fa riferimento alla credenza dei Lenape, la popolazione indigena di questa zona, di Opi Temakan, la “Strada Bianca” o “Via Lattea” che collega il nostro mondo con quello successivo. Aleggiando lungo il perimetro delle rovine del castello di Bannerman, questi punti luminosi si riferivano alle caratteristiche della struttura ancora in piedi, così come a quei dettagli che non esistono più, creando una nuova costellazione che collega passato e presente e porta nuove energie, ma anche prospettive a questo maestoso castello. Il progetto è stato visibile fino a ottobre 2017.

In the Waves, 2021, è stata una serie di performance artistiche pubbliche gratuite che attivavano il paesaggio ed evocavano l’urgenza dell’innalzamento del livello del mare e di un clima in rapido cambiamento. Il progetto è stato curato da Dodie Kazanjian e presentato con Art&Newport. L’artista ha invitato i membri della comunità locale a unirsi in questa opera d’arte pubblica inclusiva basata sul movimento per creare un’esperienza significativa condivisa su temi ambientali urgenti. McGill ha dipinto 50 “dipinti di onde”, di lunghezza compresa tra 7m e 14m osservando l’oceano ogni giorno e i cambiamenti della luce e del tempo su un tessuto fatto di rifiuti di plastica riciclata dall’oceano. Questo tessuto fu donato da “Parley for the Oceans”, un’organizzazione per la conservazione ambientale dedicata alla protezione degli oceani. Questi dipinti sono stati poi attivati ​​dall’ensemble In the Waves in performance guidate dall’artista in collaborazione con il coreografo Davalois Fearon.
McGill ha vissuto a Venezia dal 1991 al 1993 e torna regolarmente per ispirazione e per lavoro. Nel 2019 ha presentato un suo progetto fondamentale: Red Regatta in collaborazione con l’Associazione Vela al Terzo Venezia. Red Regatta è stato un progetto di arte pubblica indipendente che ha attivato la laguna e i canali di Venezia con quattro regate su larga scala su tradizionali barche a vela al terzo issate con vele rosse dipinte a mano. Mentre le barche scivolavano attraverso la laguna all’unisono contro il cielo, il mare e il paesaggio urbano, i rossi facevano riferimento alle forze della vita e della passione, all’allarme e all’urgenza, e a Venezia stessa: dai suoi mattoni ai tetti in terracotta, dalla sua bandiera e la storia legata al commercio del pigmento rosso, ai dipinti di Tiziano, Tintoretto e altri maestri veneziani.
Red Regatta è stata ispirata dalle sue osservazioni, effettuate in oltre vent’anni, sulle sfide che Venezia si trova ad affrontare a causa dell’impatto del cambiamento climatico e dell’intenso turismo. L’intima conoscenza di Venezia da parte di McGill e i suoi profondi rapporti personali e professionali con la città le hanno permesso di sviluppare questo ambizioso progetto. L’aspetto collaborativo, fondamentale per l’artista, l’ha portata a coinvolgere oltre 250 partner veneziani, oltre alla Rappresentanza Permanente delle Nazioni Unite in Italia, al Museo Peggy Guggenheim, Oceana/Sailors for the Sea, Ocean Space, Spazio Thetis e molti altri. Il progetto è stato curato da Chiara Spangaro, con project manager Marcella Ferrari, e co-organizzato da Magazzino Italian Art, con il supporto di Mazzoleni. Altri progetti sempre legati alla città di Venezia sono: le opere scultorea e sonora The Campi (2017) che ha invocato la vita quotidiana nel Campo Veneziano ed è stato presentato alla Casa/Studio Scatturin di Carlo Scarpa, Università Iuav di Venezia e Giorgio Mastinu Fine Art a Venezia, Italia.
Nel 2022 ha avviato Lifeline. È un progetto di narrazione sull’acqua in cui il fiume Po, il fiume più lungo d’Italia, è il narratore ancestrale. La rete di canali intrecciati del Po, come linee di vita, ispira questo legame tra la storia del fiume nella sua stessa voce e quella della sua comunità locale, con un’attenzione specifica rivolta alle storie femminili sottorappresentate. Confluiscono insieme in forza, bellezza e saggezza per immaginare e mettere in atto la rigenerazione del fiume.
McGill e un team di collaboratori locali stanno intraprendendo un viaggio di raccolta di storie che sarà presentato in capitoli, prendendo la forma di un progetto cinematografico, un libro d’artista, opere d’arte e un’opera pubblica collaborativa ed esperienziale
Nel 2021 McGill ha avviato un nuovo corpus di dipinti che traducono le espressioni dell’acqua e delle onde. Questi lavori esplorano modi per descrivere il mondo secondo le caratteristiche proprie dell’acqua, mostrando come l’acqua dentro di noi parli a quella intorno a noi. L’evidenza calligrafica in natura ci ricorda come il nostro modo di essere primordiale sia senza “confini”, senza una separazione definita tra le cose, ma esista in un tempo circolare e non lineare che pervade il pianeta. L’artista realizza la propria pittura utilizzando indaco organico e clorofilla derivati ​​dalle foglie del gelso, mescolati con un legante a base di latte di soia realizzato in studio. Le opere esplorano il linguaggio dell’acqua in un modo che è allo stesso tempo intimo ed epico.
McGill ha esposto i suoi lavori a livello nazionale e internazionale dal 1991 con personali e collettive tra le quali: Canaletto and Melissa McGill: Performance and Panorama, The Lightbox, Regno Unito; Manitoga, Garrison, New York; Mazzoleni, London – Torino; Magazzino Italian Art, Cold Spring (NY); The Permanent Mission of Italy at the United Nations, New York; Totah, New York; White Cube, Londra; Power House, Memphis; Palazzo Capello, Venice; CRG Gallery, New York, Zabludowicz Collection, Londra; Norrtalje Konsthall, Norrtalje (Sweden); Museum van Hedendaagse Kunst, Ghent (Belgio).
Melissa McGill ha ricevuto il National Endowment of the Arts ArtWorks Grant.

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