Simone Marchetti su Vanity Fair commenta l’opera di Marinella Senatore: Io contengo moltitudini
“Senatore pensa che le sue opere vadano abitate, vissute, godute. Infatti, sotto le luci di questo progetto ci sono dipinti sull’asfalto i passi di danza da eseguire e ripetere, gli stessi che l’artista spesso fa compiere alle moltitudini umane che riunisce nelle sue performance pubbliche in una sorta di processione umana che vuole celebrare vite, storie, dimenticanze, minoranze e maggioranze, tutti insieme senza pregiudizi e senza distinzioni.”