In occasione dell’apertura serale per la Notte delle Arti Contemporanee, sabato 7 novembre a partire dalle 21.00 Mazzoleni Galleria d’Arte propone un approccio trasversale alle Avanguardie del primo Novecento. A partire dall’opera di Giacomo Balla Linee forza di mare (mattino) esposta nella mostra Stanze per dialoghi a cura di Francesco Poli, Giancarlo Judica Cordiglia reciterà alcuni brani di autori futuristi.
Il Futurismo fu il primo movimento di avanguardia del Novecento e mantenne la sua carica provocatoria ed eversiva almeno fino al 1920. Fondato ufficialmente a Parigi il 20 febbraio 1909 dal poeta e scrittore Filippo Tommaso Marinetti con la pubblicazione sul quotidiano francese Le Figaro del Manifesto del futurismo nel quale sono già contenute tutte le espressioni che lo caratterizzeranno e che verranno declinate in tutte le forme artistiche.
Una rottura violenta, fragorosa e determinata, intesa a rifiutare ogni tipo di tradizione e ben delineata nella figura dell’artista futurista che è lo stesso Marinetti a descrivere in uno dei suoi scritti: “Chi pensa e si esprime con originalità, forza, vivacità, entusiasmo, chiarezza, semplicità, agilità e sintesi. Chi odia i ruderi, i musei, i cimiteri, le biblioteche, il culturismo, il professoralismo, l’accademismo, l’imitazione del passato, il purismo, le lungaggini e le meticolosità. Chi vuole svecchiare, rinvigorire e rallegrare l’arte italiana, liberandola dalle imitazioni del passato, dal tradizionalismo e all’accademismo e incoraggiando tutte le creazioni audaci dei giovani“.