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Da Maggio 10, 2024 a Maggio 14, 2024

TEFAF New York 2024

Mazzoleni ritorna a TEFAF di New York questa primavera con una presentazione dedicata ai maestri italiani della seconda metà del XX secolo: Lucio Fontana, Alberto Burri, Alighiero Boetti e Salvo. Ciascuno di questi artisti ha influenzato profondamente l’evoluzione delle nuove sperimentazioni artistiche sul linguaggio, lo spazio, il colore e il tempo, dalla ricerca dello Spazialismo di Fontana ai paesaggi affascinanti di Salvo.
Insieme ai maestri italiani, la presentazione include anche uno straordinario ritratto di grande formato dell’artista contemporaneo Alex Katz (1927), intitolato Stephanie (2006). Quest’opera, un esempio dei suoi iconici ritratti, mostra le rinomate caratteristiche del lavoro di Katz, tra cui il sorprendente taglio dell’immagine, le linee precise e le seducenti labbra rosa.

Official website

Alberto Burri, 1915 - 1995
Bianco Plastica, 1965
Plastic, acrylic, Vinavil and combustion on Celotex
75 x 100 cm - - 29 1/2 x 39 3/8 in

Sia l’opera di Fontana che quella di Alberto Burri (1915-1995) rappresentano una nuova e libera interpretazione della tela e della pittura, spingendo la loro indagine oltre i confini materici e gestuali. Così nella celeberrima serie Plastiche di Burri, tra le quali Bianco Plastica (1965), è espresso il potenziale illimitato della materia, grazie all’uso che l’artista fa del fuoco come “pennello” e sfruttando tutto il suo potenziale di creatività distruttiva.

Alighiero Boetti (1940-1994) esplora i concetti di tempo e spazio in Aerei (1978); gli aeroplani raffigurati, tracciati con penna biro, sono oggetti temporanei e transitori, che appaiono e scompaiono dai confini della superficie dell’opera. Sebbene l’insieme possa sembrare caotico, ogni segno di biro è parte di una struttura analitica, con la ripetitività che rappresenta le possibilità illimitate che una superficie può contenere.

Alighiero Boetti, 1940 - 1994
Aerei, 1978
Ballpoint blue pen on paper
36.4 x 81.3 cm - - 14 3/8 x 32 1/8 in
Salvo, 1947-2015
La valle, 2006
Oil on canvas
100 x 130 cm - - 39 3/8 x 51 1/8 in

Mentre le carriere di Boetti e Salvo (1947-2015) sono state strettamente legate per tutti gli anni Sessanta, negli anni Settanta Salvo si allontana dal lavoro concettuale, dipingendo vedute immaginarie e paesaggi urbani iper-saturi. All’interno di queste opere, il tempo si ferma grazie alla capacità unica di Salvo di catturare la luce e quindi un momento specifico nel tempo. In La Valle (2006), lo spettatore viene trasportato in un mondo irreale, una cittadina sonnolenta immersa in una valle, sospesa nel tempo e nella serenità che Salvo ha creato.

 

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