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  • Da Settembre 2, 2022 a Settembre 5, 2022

    Frieze Masters Seoul

    FRIEZE Seoul 2022 | Hall C, COEX, Seoul | Booth M2
    VIP Preview Days: 2 settembre 2022; 3 e 4 Settembre ore 11 AM – 1 PM
    Public Days: 3-4 settembre 2022 from 1 PM; 5 Settembre 11 AM – 5 PM

    BONALUMI | BURRI |  DE CHIRICO |  FONTANA | MANZONI | MIRÓ | MORANDI | VASARELY

    Figure metafisiche e contemplative nature morte instaurano un intimo dialogo tra Giorgio de Chirico (1888-1978) e Giorgio Morandi (1890-1964), in accostamento alle figure surrealiste di Joan Miró. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Miró iniziò una serie di opere basate sullo studio di figure di donne, uccelli e stelle, di cui Femmes et oiseaux del 1967 è un poetico esempio.
    Alberto Burri (1915-1995) è considerato uno dei più importanti artisti italiani del Ventesimo secolo.  Le opere Sacco Bianco Nero, 1956, Rosso plastica, 1962, e Nero Cretto, 1978, illustrano le sperimentazioni dell’artista con materiali grezzi, quali iuta, plastica e acrovinilico.
    Lucio Fontana (1899-1968) ha plasmato in modo significativo la successiva ricerca sull’arte concettuale.  La sua pratica rivoluzionaria ha ispirato le successive generazioni di artisti, i quali hanno portato avanti le sue ricerche sui concetti di spazialità e arte in sé. Mentre Piero Manzoni (1933-1963) si è interrogato sulla natura stessa dell’arte e sulle infinite possibilità della creazione artistica nella serie Achrome, 1958-1959, Agostino Bonalumi (1935-2013) ha sfidato le classificazioni di pittura e scultura con le sue tele estroflesse, attivando inedite interazioni tra opera, spazio e osservatore. Tali riflessioni spaziali, così come l’uso di superfici monocromatiche, sono stati successivamente riprese da movimenti artistici extra-europei, quali gli artisti Dansaekhwa coreani negli anni 70.
    A concludere la presentazione, Mazzoleni presenta una selezione di importanti lavori del pioniere dell’Optical Art Victor Vasarely (1906-1997). In mostra, alcune opere dal cosiddetto periodo “bianco e nero”, create tra il 1950 e il 1960, come alcuni dei più vibranti esempi del decennio successivo, come Gestalt-chi del 1973, un accattivante olio su tela dai toni verdi che esemplifica le tensioni cinetiche del linguaggio geometrico dell’artista.

    Lucio Fontana, Concetto Spaziale, Attese (detail), 1959, idropittura su tela, 100.5 x 125.3 cm

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