Jean-Paul Riopelle nasce a Montreal il 7 ottobre 1923. Dopo aver studiato pittura con Henri Bisson, nel 1943 si iscrive all’Ecole du Meuble di Montreal. Nel 1945 instaura un legame di profonda amicizia col suo insegnante Paul-Emile Borduas e diversi artisti canadesi d’avanguardia che fanno parte del gruppo Automatiste. Nello stesso anno viaggia a Parigi con una borsa di studio del governo canadese e l’anno dopo si reca a New York, dove incontra Hayter, Miró, Lipchitz ed espone nella “International Surrealist Exhibition”.
Nel 1947 si stabilisce a Parigi, dove ben presto conosce Pierre Loeb e André Breton. Viene anche in contatto con molti artisti legati al movimento dell’arte informale, tra i quali Georges Mathieu, Wols e Hans Hartung. Nel 1948 firma il manifesto degli automatisti “Refus Global”, e comincia a prendere regolarmente parte al Salon de Mai. Nel 1949 espone al Salon des Surindépendants e tiene la sua prima personale alla Galerie Nina Dausset, cui fanno seguito altre mostre parigine. Partecipa alla Biennale di San Paolo nel 1951 e nel 1955, ricevendo in quest’ultima edizione una menzione speciale. Nel 1954 e poi nel 1962 espone alla Biennale di Venezia. Sempre nel 1954 si tiene la prima delle sue numerose mostre alla Pierre Matisse Gallery di New York.
Nel 1958 riceve una menzione speciale alla mostra “Guggenheim International Award” del Museo Solomon R. Guggenheim di New York e il Kölnischer Kunstverein di Colonia gli dedica una retrospettiva. Nello stesso anno l’artista inizia a realizzare sculture in bronzo che verranno presentate per la prima volta nel 1962 alla Galerie Jacques Dubourg di Parigi.
Tra le retrospettive dedicate alla sua opera nei primi anni ’70 figurano quella della Fondazione Maeght a Saint Paul-de-Vence, in Francia (1971) e quella del Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (1972). Nel 1977 l’artista inizia la serie di dipinti in bianco e nero Iceberg e due anni più tardi comincia a lavorare ad una parete di ceramica per la Fondazione Maeght, che porta a termine nel 1981. Nel 1992 alla morte dell’ex moglie, l’artista Joan Mitchell, Riopelle realizza L’Hommage à Rosa Luxemburg, un’opera composta da tre enormi tele; poco dopo l’artista smetterà di dipingere definitivamente. Riopelle muore a Île aux Grues, Quebec, il 12 marzo 2002.