exhibition
Da Settembre 7, 2021 a Settembre 25, 2021
Pittura è progetto, rischio, avventura individuale, sviluppo di un’idea articolata nella sua logica estrema.
Paolo Cotani nasce a Roma nel 1940, dove avviene la sua prima formazione artistica agli inizi degli anni Sessanta; entra in contatto con Gastone Novelli e Achille Perilli, e si avvicina al movimento letterario gruppo63. Nel 1964 parte per Londra e vi rimane fino al 1970. Questi anni tracciano uno spartiacque nella ricerca di Cotani. I lavori di questo periodo sono assemblage su carta che intitola WXY , sigla usata dai biologi come sistema di classificazione. Attraverso l’amicizia con Joseph Rykwert ottiene la cattedra alla Colchester School of Art.
Nel 1968 inaugura la sua prima mostra al Ferro di Cavallo di Roma e all’inizio degli anni Settanta torna definitivamente in Italia. Giorgio Cortenova e Filiberto Menna, teorico della “Pittura Analitica”, seguono fin dal principio il suo lavoro. In questi anni si avvicina all’esperienza della “Nuova Pittura”; non un gruppo di artisti, ma un movimento che attraversa l’Europa intorno agli anni Settanta, caratterizzata dal rifiuto dell’opera come oggetto estetico e la riduzione del linguaggio artistico ad elementi essenziali, in unp processo mentale che non è mai svincolato dal procedimento tecnico materiale e che attribuisce a ogni struttura il suo significato.
Le prime Bende elastiche vengono esposte alla IX Biennale di Parigi nel 1975 e, sempre nello stesso anno, espone nella mostra Analytische Malerei organizzata dalla Bertesca nelle sedi di Genova, Milano e Düsseldorf.
Il materiale povero, dai forti riferimenti simbolici, viene dipinto e posto su un telaio; l’artista cinge la struttura, ma allo stesso tempo svela la materia nella trama del tessuto che assume forma, segno e colore, in un risultato altamente pittorico.
Nel ’77 è invitato all’esposizione 16 Italian Artists a Rotterdam. Alla fine del decennio, sperimenta con nuovi cicli sia l’uso del metallo, in Fili Battuti e Biffa , e Nuvole (1977), opere realizzate a punta d’argento su carta, una resa essenziale di un tema iconografico antico e universale, portato alle estreme conseguenze dall’analisi sapientemente antinaturalistica. Nel 1979 allestisce la prima personale in un museo pubblico italiano, al Palazzo dei Diamanti di Ferrara. La sua sperimentazione artistica si evolve e compaiono le prime opere con il supporto in alluminio sagomato, Gli Archi e Le Vele, per tornare in seguito alla pittura con il tema delle Nuvole.
Negli anni Ottanta conosce Ralph Gibson, con il quale instaura una lunga collaborazione, e con cui realizza nel 1981 la mostra Metafora ai Cantieri Navali della Giudecca a Venezia, per la quale creano le litografie della serie Metafora, proposta anche a New York da Castelli Graphics.
Nel 1985 viene invitato alla mostra L’Italie aujourd’hui / Italia oggi allestita a villa Arson, Nizza. L’anno dopo partecipa all’XI Quadriennale al palazzo dei Congressi a Roma.
Ai primi anni Novanta risalgono le e Cancellazioni (1988) e le Tensioni, bende elastiche montate su strutture di acciaio.
La ricerca artistica di Cotani prosegue sulla relazione tra segno materia e colore, con sperimentazioni sull’elemento cromatico, come nel ciclo Della Tigre (1987). Importante la mostra antologica La costanza della visione a Palazzo Forti a Verona del 1991. Nel 1992 alla Galleria Niccoli di Parma, alla mostra Tensioni in superficie, l’opera di Cotani è esposta insieme a quella di Scarpitta e Castellani.
La ricerca dell’artista prosegue verso la condensazione del segno e della forma, sulle tensioni e forze dei materiali, nel quadro di un imprescindibile codice formale, più libero dal materiale e dalla loro utilizzazione.
Nel 2004 partecipa a L’immagine negata all’Universidad de Castilla-La Mancha a Cuenca in Spagna. Nel 2006 è invitato a Pittura ’70 – Then and Now all’Istituto di Cultura Italiano a Londra. Nel 2008 è alla Permanente di Milano nell’ambito della rassegna Pittura Analitica. I percorsi italiani 1970-1980. È in preparazione la mostra al Palazzo Ducale di Senigallia quando Cotani muore, nel gennaio del 2011. Sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche e private, tra cui: GNAM – Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo Forti, Verona, GAM – Galleria d’Arte Moderna, Bologna, Galleria d’Arte Moderna, Bolzano – Italia.
Fonti
Paolo Cotani. L’aragosta è un mostro delicato, a cura di Micol Forti, Milano 2009
https://www.paolocotani.com/