Luca Arboccò

Luca Arboccò è nato a Chiavari (Genoa) nel 1992. Vive e lavora a Lipsia.
Nel 2017 ha terminato gli studi in Pittura presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Con la sua pratica, il giovane artista ligure offre un ripensamento dei codici linguistici dell’arte al fine di esplorare i limiti e le possibilità del medium pittorico ed il ruolo di quest’ultimo nel flusso contemporaneo di immagini. La grande epopea della Pittura deve essere intesa, nel lavoro di Arboccò, come storia dello scarto. Si tratta di un fraintendimento, quello tra rappresentazione e oggetto messo in scena, suggerito di volta in volta dai procedimenti e dalle tecniche utilizzati: ogni epoca ha il suo “telefono senza fili”. Come ha scritto Fabio Vito Lacertosa, le opere di Arboccò “si presentano come frutto di una ricerca a metà tra l’evocazione dello stupore e la disillusione,’trompe-l’œil portatili’ in equilibrio tra tensione e fallimento, in una dialettica della visione che è la sfida di richiudere il campo visivo entro i limiti di una soluzione formale che sia credibile, accettabile, convincente.” Nel 2016 Arboccò prende parte alla prima edizione di Pills presso Associazione Barriera, Torino. L’anno seguente vince il Frase Got Talent 2017. Nel 2018 presenta la sua prima mostra personale, Dichiarazione d’intenti, presso Sala Dogana – Palazzo Ducale di Genova, a cura di Fabio Vito Lacertosa. Nel 2018 e 2019 espone nella collettiva itinerante SIX MEMOS (Valladolid, Lublino, Liverpool), a cura di Branka Benčić e riceve la Borsa di Studio Willy Beck.
Nel 2020 riceve il Premio JaguArt, in occasione del quale presenta il suo lavoro, a cura di Gaspare Luigi Marcone, presso la Galleria Mazzoleni a Torino. Alla pratica artistica, Arboccò affianca quella di studioso e divulgatore, collaborando con istituzioni pubbliche e private alla realizzazione di talk incentrati sulle recenti tendenze pittoriche.

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